Dove sono gli intelletuali? Dove sono gli Artisti? E nel frattempo la politica manipola?.
Ero presente alla manifestazione ma dall’altra parte della “platea” a riprendere quello che accadeva.
Ero felice di vedere finalmente qualcosa di spontaneo, una nuova consapevolezza.
Ma poi quando hanno iniziato a parlare e a fare discorsi che a mio modesto parere sono sembrati politicizzati, allora ho interrotto la diretta. "Il bello della diretta".
Si, ero convinto che fosse veramnete un movimento che partisse dal basso e poi? Ad un tratto cosa succede? Proviamo a ragionare:.
Si non ero tra gli operatori dello spettacolo.
Perchè non ero tra gli artisti?
Perché questo protagonismo assoluto dei soliti non mi piace, vedere l’Assessore alla Cultura calvalcare una “ribellione” manipolandone il senso con la sua presenza, non mi piace. Ma sono certo che mi sbaglio, Lei è li perchè vuole manifestare come tutti e invece no, concedeva interviste, e perchè?. Ma sono certo di aver visto male. Sono confuso
Una presenza, a mio avviso, ingiustificata quella di Eleonora De Majo, solo per accaparrarsi delle interviste o un piccolo consenso per le prossime votazioni? Chi lo può dire, due domande me le sono fatte sinceramente. La risposta è stata, non è possibile, non ci credo, ma tutto questo non mi piace, sono ancora confuso.
Da anni suono per “strada”, oltre ad aver cavalcato palchi di un certo spessore, predendo coscienza di cosa è l’Arte e di come avremmo dovuto comportarci noi Artisti "in tempi di pace". Avremmo dovuto provare a usare l'Arte per utilità, per curare la propria anima e quella di chi ci ascolta, provando ad elminare il palco avvicinando il pubblico sia letteralmente che in senso lato.
Vi ricordate del Dansie On The Road?:
https://www.danise.it/daniseontheroad?r=613437
Ma mi rendo conto che è un concetto molto ampio per chi vive l’Arte come se fosse un impiegato.
Se siamo arrivati a questo punto, cioè al punto di non essere considerati dalla società e dai Governi è per il nostro menefreghismo ”artistico” ma sopratutto perchè non riusciamo a gestire il nostro ego. Vogliamo dimostrare quanto siamo bravi, belli e forti.
L’Arte come Sanazione, (progetto sempre del sottoscritto) vuole proprio creare una comunità con un ego controllato, sono ormai due anni che lo propongo e piano piano qualcuno sta capendo cosa è, e cosa deve fare l’Artista in una società con la maggioranza presenza di capre senza cultura dell'Arte.
Forse troppo tardi per prendere coscienza, ancora lì in prima fila per colmare il proprio ego.
Mi sembra fallimentare sopratutto manifestare nei confronti di questo Governo.
Quando c’erano governi che per 20 anni ci hanno calpestato, perché nessuno ha alzato la voce?
Perché nessuno o quasi nessuno lo ha fatto?
Ve lo dico io : Perché il proprio orticello era verde e pieno, sia quello degli artisti e sia quello di alcuni pseudo "Manager di galleria", quelli con "le mani in pasta" che avevano buoni rapporti con l'amministrazione di turno.
"Ma meglio di nulla direbbe qualcuno". Si ma forse io sono all'antica, per me una ribellione deve essere tale e spontanea, con tanto di intellettuali e artisti, senza strumentalizzazioni specialmente in questo periodo. Qualora ci fossero state ovviamente. Sono certo che non è il caso di oggi.
Quando capiremo lanostra forza, quella che abbiamo acquisito lavorando e studiando senza sosta, quando smettremo di pensare l’Arte come arrivismo e/o come scopo commerciale, forse, chissà, potremmo finalmente essere Artisti liberi ed essere considerati un bene primario per il nostro Paese. L'Italia!
